Alimentazione della cavalla gravida: alcuni consigli utili

cavalla in gravidanza

Cosa bisogna sapere sulla fattrice…

L’attività ovarica delle cavalle è stagionale, infatti l’inizio e la durata sono strettamente correlate all’aumentare delle ore di luce (primavera – estate), questo viene detto fotoperiodismo positivo. Il mantenimento e proseguimento della gestazione è determinata dalla produzione di un ormone, detto “ormone della gravidanza”, il progesterone, che inizialmente viene prodotto dalla madre ed in seguito, dopo il 5° – 6° mese, verrà prodotto dalla placenta.

La gravidanza ha una durata di 11 mesi. Il parto generalmente avviene in primavera, quando la presenza dei pascoli inizia ad essere disponibile. La fattrice allatta il puledro per un periodo compreso tra i 5 ed i 7 mesi; il periodo di asciutta, corrispondente al periodo dello svezzamento del puledro, ed avviene alla fine dell’estate / autunno.

Come preparare la cavalla alla gravidanza?

Il periodo riproduttivo della fattrice dipenderà dal suo stato fisiologico e dalla sua condizione corporea, una cavalla che presenta un BCS (Body Condition Score) ≤ 3/9 avrà una maggiore difficoltà a rimanere gravida ed anche la crescita follicolare sarà difficoltosa; quindi, per non alterare le sue funzioni fisiologiche ed ormonali, risulta di fondamentale importanza accertarsi che la fattrice si presenti all’inizio della stagione riproduttiva con un BCS compreso tra 5/9 e 6/9 (da questo si evince quanto l’alimentazione sia basilare!).

Il ruolo dell’alimentazione

Molte volte si sottovaluta l’importanza della nutrizione che deve ricevere la fattrice in questo delicato periodo. Attraverso un’alimentazione corretta e bilanciata dei suoi fabbisogni non dipenderà solo lo stato di salute della stessa ma, in seguito, anche quella del puledro. Troppo spesso accade che si verifichino problemi correlati al peso, ed in particolare ad una perdita in concomitanza al periodo della lattazione, questo perché se la fattrice, in precedenza, non ha ricevuto una corretta alimentazione, andrà a mobilitare eccessivamente le sue riserve corporee per coprire i fabbisogni.

Un’alimentazione impropria può avere un impatto negativo su:

  • Calore
  • Gravidanza
  • Qualità del latte prodotto
  • Quantità del latte prodotto
  • Sviluppo del puledro

Risulta quindi fondamentale scegliere un mangime che sia appropriato per supportare tutti quei cambiamenti che si verificano durante la gravidanza e la lattazione. Gli apporti nutritivi giornalieri delle cavalle gravide dovrebbero coprire il loro fabbisogno di mantenimento e quello per la sintesi dei prodotti del concepimento. Dall’inizio della gestazione fino al 7° mese di gravidanza, i fabbisogni della cavalla corrispondono a quelli di mantenimento, mentre nell’ultimo trimestre i fabbisogni devono essere incrementati in maniera importante, dato che si verifica una crescita esponenziale del feto. Infine, è bene ricordare che l’aumento dei fabbisogni di gravidanza non va di pari passo con l’appetito della cavalla, quindi si rivela utile somministrare alimenti ricchi di grassi, in modo da diminuire l’assunzione di sostanza secca, aumentando al contempo l’apporto energetico, dato che i grassi forniscono più del doppio dell’energia dei carboidrati.

Esigenze specifiche della fattrice

Si verifica un aumento dei seguenti fabbisogni:

  • Fabbisogno energetico. + 50 %

La fattrice gravida richiede più energia per mantenere il suo peso, visto che buona parte dell’apporto energetico è usato per lo sviluppo della placenta e del feto.

  • Fabbisogno proteico: + 40 %

Si deve rivolgere particolare attenzione alla qualità della proteina, è infatti importante che queste abbiano un elevato valore biologico per il corretto sviluppo del feto. Tra i diversi amminoacidi, risulta particolarmente importante la lisina.

  • Fabbisogno vitaminico: + 50 %

In particolare la vitamina E ed A nelle cavalle gravide devono essere superiori durante la gravidanza rispetto al normale mantenimento; una carenza di vitamina A può portare a problemi di ovulazione o di mantenimento della gravidanza, mentre una carenza di vitamina E è responsabile di una ridotta fertilità.

  • Fabbisogno di minerali: + 50 / 60 %.

 In particolare il calcio e il fosforo: carenze di calcio possono aumentare il rischio di distocie o ritenzione placentare, mentre eccessi di fosforo riducono l’assorbimento del calcio. Inoltre, è fondamentale che il loro rapporto rimanga attorno al 2:1, quindi il calcio deve essere superiore al fosforo. Anche rame e zinco devono essere aumentati in tarda gestazione: essi sono fondamentali per la corretta formazione del tessuto scheletrico del puledro. Infine, è bene prestare attenzione all’adeguato apporto di selenio nella dieta per evitare distrofie muscolari del feto, ma allo stesso tempo bisogna prestare attenzioni agli eccessi di questo oligoelemento, poiché si può incorrere in tossicosi.

Derby One consiglia per la cavalla gravida Derby Custom o Derby Puledri e Fattrici per la loro qualità della proteina e la loro adeguata integrazione con vitamina E e selenio. Nel caso in cui la fattrice abbia uno scarso appetito nell’ultimo trimestre, si consiglia di ridurre il mangime sopra indicato ed aggiungere Derby Rice che fornisce il corretto apporto energetico grazie alla sua alta percentuale di grassi.

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