Amido nei Mangimi: Rischi e Cosa Sapere

amido-cavallo-rischi

L’amido fa parte dei carboidrati non strutturali (NSC) e si ritrova soprattutto nei cereali: il mais ne contiene circa il 60%, l’orzo il 50% e l’avena circa il 45%. Il sito intestinale atto alla sua digestione è il piccolo intestino, grazie alle α-amilasi prodotte a livello pancreatico. Siccome il cavallo è un erbivoro che si è evoluto con una dieta principalmente a base di fibra, la sua produzione di α-amilasi pancreatiche è ridotta rispetto ad altre specie animali.

Cosa provoca un eccesso di amido?

Vi è la tendenza di far fronte alle aumentate richieste energetiche, soprattutto del cavallo sportivo, con un aumento di mangimi ricchi di zuccheri e cereali.  L’ abbondante somministrazione di cereali nella dieta fa si che l’amido in eccesso, non potendo essere digerito a livello del piccolo intestino a causa delle scarse amilasi prodotte, sfugga e passi nel grosso intestino che è il sito della fermentazione della fibra. Qui è sottoposto a fermentazioni il cui prodotto principale è l’acido lattico che causa una riduzione del pH intestinale. I microrganismi che vivono nel grosso intestino e sono atti alla digestione della fibra, non possono sopravvivere a queste condizioni di acidità e quindi muoiono. Al contrario, aumentano i batteri preposti alla digestione dell’amido e degli zuccheri; si verifica dunque una condizione di disbiosi intestinale. Questo può provocare l’insorgenza di problematiche intestinali le coliche, disordini metabolici come le laminiti e di stereotipie.

I nostri prodotti si caratterizzano per il ridotto contenuto di amido, senza tralasciare l’apporto energetico che è fornito da materie prime ricche di grassi e fibre altamente digeribili per garantire il benessere del cavallo e migliorare le sue performance sportive.

Se vuoi acquistare i prodotti visita il nostro shop online o contattaci per richiedere una consulenza sull’alimentazione del tuo cavallo.